Recensioni

RECENSIONI


𝗦𝗮𝗯𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗚𝗼𝗹𝗶𝗻, 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗮𝗴𝗻𝗲𝘁𝗶𝘀𝗺𝗼.

Centinaia di cristalli depositati con maestria e sapienza su supporti di diversa natura conferendo una luce che trascende la realtà, donano una visione che beatifica l’anima. Miriadi di particelle luminose rilasciate da pasta vitrea si fondono con immagini e colori intensi, la figura diventa viva e allo stesso tempo eterna, come catturata in un istante che resterà lo stesso per sempre. 

Una donna appassionata che beve alla fonte della magnificenza, ispirata dalla bellezza e con un grande amore per il centro sud Italia (di mamma metà brindisina) la pittrice di Vicenza nata a Johannesburg in Sud Africa.

L’artista si esprime con uno stile originale divenuto la sua firma, quello della trasparenza dei vetri e dei volti perfettamente rappresentati in velatura con un’evoluzione di colore e forme. L’arte figurativa le appartiene e la rappresenta in modo “maniacale” come lei stessa dichiara, amante della natura e dei paesaggi, attenta alle problematiche sociali e degli animali, appassionata della moda e dello stile, Sabrina è una donna brillante che accoglie con un grande sorriso. 

Il tempo si ferma e diventa dilatato, le immagini si susseguono trasportando nella dimensione reale lo stato d’animo di chi è invitato a seguire il percorso, ad ogni passo coinvolgente, che cattura e rapisce per l'intensità rappresentativa, emozionale e suggestiva che, passando per l’occhio, accarezza lo spirito. 

Il tema è indubbiamente quello della bellezza in tutte le sue espressioni, con tutti i suoi risvolti e le intrinseche capacità di un sentimento che appaga nel profondo favorendo la contemplazione. Una dimensione che si sposta dalla superficie ad un livello più nascosto lasciando all’osservatore la scelta di intraprendere il viaggio che oltrepassa ogni confine.

Le sue opere mi riportano immediatamente a certe rappresentazioni figurative dell’Art Nouveau: la ricerca del dettaglio, lo stile floreale, i tratti delicati, i colori, ma anche l’influenza nel design e nell’arredamento d’interni. Questo importante movimento artistico, sviluppatosi tra la fine dell’800 e primo decennio del ‘900, cambia anche la visione della donna che diventa sensuale, erotica, sensazioni che ritroviamo nelle raffigurazioni di Sabrina Golin. In alcuni tratti rimanda a Klimt con i suoi ori, lo splendore e i motivi ricercati. In ogni quadro emergono figure femminili che molto richiamano l’Art Noveau, esaltatrice della bellezza non solo nella pittura ma anche attraverso le pubblicità dell'epoca, riviste che entravano nelle case come a voler rivelare il cambiamento, la posizione sociale del gentil sesso nella società. L’intensità di donne, miti, icone, volti orientali, che con il magnetismo degli occhi e del corpo trasmettono eleganza, si rivelano prorompenti nelle forme conservando tuttavia classe e signorilità. Drappi, abiti scintillanti, acconciature e preziosi copricapi trasmettono vitalità che ritroviamo nei felini, dai movimenti sinuosi come le forme femminili, regalano momenti di gaudio che ne esaltano il connubio, perfettamente calzante. 

Maria Zaccagnini 




CREATIVITÀ ECLETTICA di

Sabrina Golin è una pittrice eclettica nata a Johannesburg nel 1970 da genitori italiani e ora vive a Vicenza. Si è sempre distinta per la sua straordinaria creatività ed è molto affascinata dal mondo artistico e dal design d'interni. Anchorage Art considera l'arte di Sabrina Golin, un investimento promettente per il futuro.Ha frequentato il liceo artistico. Nel 1996 ha iniziato a dipingere e nel 2010 ha scoperto e sperimentato varie tecniche, diventando un artista professionista con colori vitrea su vetro, acciaio e plexiglas. Si distingue per una tecnica unica: ogni dettaglio è creato con migliaia di micro perle vitrea.Sabrina crea le sue opere d'arte con ispirazione artistica e quando inizia una nuova opera d'arte, anche se richiede molte ore di lavoro, è molto precisa e presta attenzione a tutti i dettagli. La sua passione viene trasmessa in tutte le sue creazioni, dipingendo un vaso di cristallo o qualsiasi altra superficie che possa regalare emozioni intrappolate in forme di vita, da scenari onirici della sua anima.La sua arte è così intimamente parte dei suoi ricordi. La passione e le emozioni che esprime, la rendono un'artista oltre i tempi. Ha una padronanza tecnica rara e un senso artistico maturo che caratterizza la sua opera d'arte.Sabrina Golin rivela felici intuizioni pittoriche e crea descrizioni armoniose nelle loro sfumature. Il privilegio di Sabrina è quello di possedere la capacità di dare vita a oggetti provenienti da scene floreali e conferisce virtù a mescolanze felici apposte a segni di saggezza.È un'artista dinamica e intraprendente, innamorata della Bellezza e della Natura. Sabrina ha partecipato a molte importanti mostre in Italia e in Europa confermando il suo successo in importanti città come Londra, Parigi, Madrid, Vienna e Milano che la rendono famosa in tutto il mondo.Le opere d'arte di Sabrina sono state esposte accanto ai grandi nomi della storia dell'arte contemporanea (Dalì, Warhol, Rodin, Picasso, Chagall).L'artista "gioca" l'arte con estrema naturalezza e non importa se la superficie è tela, vetro o cristallo. Le opere d'arte sono esaltate dalle linee che Sabrina tocca con grazia e fermezza. La stessa grazia e fermezza che traspare anche nel suo lato umano. Lascia che ti piaccia la sua straordinaria arte; le parole non bastano per spiegare l'arte impeccabile di Sabrina Golin.

Massimo Basile 




Sabrina Golin

L’artista Sabrina Golin è nata nel 1970 a Johannesburg in Sud Africa dove finisce i suoi studi artistici.

Oggi vive a Malo, Vicenza, sua località di residenza.

Inizia a dipingere nel 1996 sperimentando varie tecniche pittoriche su diversi supporti quali vetro, acciaio e plexiglass fino ad arrivare ad un suo linguaggio originale.

Ogni sua opera è arricchita da una miriade di perline di pasta vitrea il cui uso implica moltissime ore di lavoro per l’assoluta cura di ogni dettaglio raggiungendo un raffinato effetto estetico.

Sabrina è una donna sensibile, generosa, comunicativa, dotata di curiosità culturale, appassionata e determinata.

Ha al suo attivo diverse mostre sia collettive che personali.

Dal 2014 fa parte degli artisti permanenti della fondazione Mazzoleni di Bergamo.

Dal 14 al 28 ottobre 2017 espone alla Qu.Bi Gallery di Vicenza una ventina di opere dal titolo “Dangerous Beauty”.

Ci propone ritratti di animali, di geishe, di star del cinema.

La Storia dell’arte da sempre è ricca di opere che raffigurano gli animali la cui rappresentazione è legata alle epoche storiche, dalla preistoria all’epoca contemporanea. Per essere più vicini a noi come non citare i buoi, le capre, i cavalli di Picasso, le scimmie di Frida Kahlo, le ferocità di Rousseau e Ligabue, gli animali fiabeschi di Chagall e i gatti di Novella Parigini.

Sabrina scava psicologicamente sulla maestosità, la fierezza, il mistero, la bellezza, la pericolosità di questi esseri perfetti. I suoi animali suscitano piacere estetico ma anche una profonda nostalgia e rimpianto per essere rari e sempre più in estinzione se non protetti.

La pittrice li accosta alla femminilità delle geishe, anch’esse in estinzione ma ancora presenti nell’inconscio maschile,

La geisha nella storia del Giappone è l’incarnazione delle più positive caratteristiche femminili. Dopo un lungo tirocinio erano richieste dall’aristocrazia per intrattenere gli ospiti in relazioni culturali e artistiche cioè esse sapevano dipingere, cantare, danzare, suonare strumenti tradizionali e conversare in ambito culturale. Erano assolutamente escluse dalle loro funzione prestazioni di piacere materiale. Bellezze pericolose dunque ma non certo per l’uomo civile ed emancipato.

I ritratti di divi hanno un impatto visivo immediato che richiamo aspetti della “Pop art” arte volta a fissare fuori della storia e al di là del giudizio di valore ciò che il mondo mediatico impone e ci fa assimilare senza riflessione critica, fino all’ossessione.

Questa tendenza degli anni 60’ fino ai primi dell’80’ continua a vivere negli autori della “neo pop” che però tendono ad uscire dai simboli mediatici per abbracciare tematiche più globali. Nei quadri di Sabrina la scelta dei temi sembra seguire questa evoluzione: ad esempio la rappresentazione insistente del mondo dei felini che ci coinvolge per l’aggressiva bellezza ma ci fa anche riflettere.

 Etta Scotti




Sabrina Golin

A dar forza alla voce del Sudafrica, Paese in cui è nata, Sabrina Golin sceglie le icone più autentiche

che appartengono all’immaginario collettivo di quella terra. Infatti, il dipingere animali, forse l’aspetto più

evocativo del Paese, diventa pari a una dichiarazione di appartenenza.

Le emozioni, i pensieri, il desiderio di tornare per mal d’Africa balzano nelle opere simili a una ricerca che

dichiara apertamente la bellezz a della natura. I felini, con la loro regalità, nei dipinti di Golin risvegliano

un sogno di libertà, l’idea dei grandi e selvaggi spazi della savana africana.

A questi luoghi appartiene la coppia di leoni, il ghepardo dal passo felpato, la coppia di zebre, la tigre

pronta ad aggredire e quella che si abbevera.

Nei dipinti gli animali frontali e di profilo appaiono imperiali sullo sfondo nero e luminoso del plexiglas

che li pone in risalto: muta il ritmo della macchia nera della pelliccia del leopardo, diventa alta livrea di

nero lussuoso in quella della tigre, appare optical art nelle strisce che ritmano il nero con il bianco nella

zebra degli altopiani sudafric ani.

Golia insegue la luce e la trasparenza del plexiglas nero che alimenta appoggiando sopra alla figura

miriadi di perle minuscole, fissate ad aumentare brillantezza, un minimo spessore, quasi una vitale

luminosità dell’opera. Dialogano con il chiarore del giorno e con la luce artificiale anche nei dipinti

dedicati alle figure femminili: le vestono nel cromatismo della pittura. L’icona di Marilyn Monroe in abiti

bianchi e alcune geishe nei colorati e sontuosi costumi giapponesi vivono di perle e con queste, di

maggior grazia

Maria Lucia Feragutti



SABRINA GOLIN

Ho visto poche persone districarsi tra materie, intarsi e colori come Sabrina Golin.

Artista che fa danzare l’arte con estrema naturalezza e senza preoccupazione alcuna se, la superficie

dove posa il suo estro, sia una tela, del vetro o del cristallo. È la musica ciò che conta, perché i passi

te li detta l’anima.

Mirabili i suoi felini che sono un richiamo all’universo ancestrale della femminilità, all’affermazione

dell’essere donna. Questa è arte che ruggisce.

E poi i cristalli esaltati dalle linee che Sabrina detta con grazia e fermezza. La stessa grazia e fermezza

che traspare anche nel suo lato umano.

Ma ora vi lascio godere della sua straordinaria arte. Le parole non sono adatte a riempire l’occhio.

Dorian Curriel.



Rompere le barriere mentali verso il colore della saggezza. Com’è possibile parlare di arte, se non si è in

grado di andare oltre ad un fitto muro di nebbia? È possibile dar vita agli oggetti usando l’immaginazione

e questo è semplicemente il potere dell’arte.

Tutto quello che fai p uò essere unico e straordinariamente prezioso; devi solo vivere con passione,

lavorare sodo ed esprimere ciò in cui credi senza paura, ricordando che la felicità, la soddisfazione, il

rispetto, non sono semplici illusioni, ma sono solamente il risultato di tutto ciò che proviene dal tuo cuore.

Benvenuti nel mondo di Sabrina Golin.

Alessandra Salvagnini



“Espressiva ed intensa nella realizzazione delle sue creature, sognatrice fantasiosa nella libera

spontaneità dell’estrinsecazioni artistiche, Sabrina Golin è un’artista piena di fermenti interiori. Esplica

la sua forte emotività nella pittura su qualsiasi superficie con descrizioni cinetiche nell’uso del tratto e

del colore.”

Vitaliano Campione




Manierismi e artifizio.

Sabrina Golin continua la sua estenuante ricerca nella sfera del femminile, rifacendosi in particolare all'immaginario della geisha e dive. È una ricerca che va in direzione di un manierismo sempre più elegante e raffinato. L'Artista rappresenta una sua personale visione dell'universo femminile con l'interpretazione di sguardi languidi di reminescenza rinascimentale -memore della tradizione fiorentino_centrica.

(Federica burlando)

 



La pratica espressiva di Sabrina Golin si sviluppa attraverso un linguaggio tecnico nella sua forma più pura. L’artista esplora il mondo femminile e felino applicando ad essi uno sguardo che si posa sulle singole creature con minuziosa attenzione con tecnica raffinata e un numero ridotto e mirato di colori."

Carlo Viggiano presidente a.c.m



Share by: